Il magnesio

 

     Del magnesio si conoscono un sacco di cose poco utili. E invece non si conoscono le sfumature più importanti di questo prezioso elemento chimico che, con il suo ruolo da regista, ci regola le funzioni vitali dell'organismo. A partire dal cuore.

 

     Come al solito partiamo da uno stereotipo, e cioè che il magnesio sia utile, o comunque favorisca, il buon funzionamento del muscolo. Ecco, non è proprio così.

     Il muscolo per funzionare ha bisogno di due attori e di un regista. Il fosforo è il primo attore ed è indispensabile affinchè l'impulso nervoso arrivi ben dosato al muscolo.

     Il calcio è il secondo attore ed il suo ruolo è quello di regolare la contrazione muscolare.

     Il magnesio è il regista. E gestisce sia il fosforo che il calcio nello stesso modo in cui lo farebbe un semaforo all'incrocio. Senza il magnesio si genera il caos.

     Capite che quello del magnesio è un ruolo cruciale ma non è un ruolo diretto. E' un ruolo da direttore d'orchestra. Sta di fatto che senza di lui le contrazioni neuromuscolari risultano "disordinate".

     Ma possiamo anche dire, ed è altrettanto vero, che le contrazioni muscolari risultano "ordinate" solo quando c'è il perfetto bilanciamento dei tre elementi, non solo del magnesio, perchè ognuno ha un proprio ruolo.

 

     Tutto ciò premesso occorre dire che il dosaggio di magnesio è massimo proprio nei muscoli e, tra tutti i muscoli, quello che lavora senza mai fermarsi è il cuore. Pertanto il cuore è il muscolo che, a parità di peso, contiene più magnesio in assoluto.

     Quando il magnesio scarseggia nell'organismo il primo organo a risentirne è proprio il cuore. Qualche aritmia, qualche battito strano. Se poi scarseggia per un tempo prolungato si originano le cardiopatie vere e proprie.

     Colgo l'occasione per ricordare che anche l'utero è un muscolo. Ma, a differenza del cuore, l'utero non lavora "in continuo". Pertanto il rischio è decisamente minore. Quello che invece risulta alla massima potenza, nell'utero, è il dolore.

 

     Un altro ruolo conosciuto del magnesio, che però rappresenta uno stereotipo, è quello relativo al tono dell'umore. Come se il magnesio avesse un ruolo nella depressione. Ma non è proprio così. O meglio, manca un passaggio.

     La sua carenza, in realtà, comporta confusione e disorientamento.

     Vediamo come. Tutto parte dall'occhio il quale, ricevendo lo stimolo luminoso lo traduce in impulso elettrico che, attraverso il nervo ottico, si propaga ai muscoli che circondano l'occhio e che coordinano il movimento dell'occhio stesso.

     Se il magnesio scarseggia i movimenti dell'occhio non sono coordinati allo stimolo visivo e tantomeno allo stimolo uditivo. Cioè quello che si vede e che si sente non produce i corretti movimenti della testa. Da qui nasce uno stato confusionale e di disorientamento.

     Che poi questo stato porti a una sorta di lieve depressione ci sta, ma è un secondo passaggio.

     E comunque, prima di pensare a una depressione, è saggio pensare al ruolo del magnesio nelle vertigini.

 

     In ultimo veniamo al cibo. Un contenuto interessante di magnesio lo si ha nella crusca, cioè nei cereali integrali. Ma attenzione, l'apporto massimo percentuale e di biodisponibilità si trovano solo nel riso integrale.

     E come non ricordare che una discreta percentuale è anche nel cioccolato fondente?