Sole, mare, calura e cefalea

 

     A colloquio con la signora Ennia Z. di Venezia: cara dottoressa Menon, approfitto della sua chiarezza e semplicità espositiva, per schiarirmi le idee circa la nocività, o meno, del sole. Ci sono le solite due fazioni opposte: chi dice che il sole fa bene (ossa, psoriasi, dermatiti varie, etc…) e chi dice che fa male (pelle, melanomi, invecchiamento generale dell’organismo, etc…). Come al solito non si sa mai a chi credere: alla fine si crede sempre e comunque a quello che ti fa più comodo in quel momento. Per quanto mi riguarda, l’unica cosa di cui sono certa è che se mi espongo al sole mi viene un mal di testa da IMPAZZIRE. È da anni che sono in queste condizioni. Per me sole=pronto soccorso. Il dolore lo sento dietro agli occhi, e la testa mi va in fiamme. Mi ritrovo a letto, al buio assoluto, con la borsa del ghiaccio in testa. Odio l’estate e questo sole che mi fa uscire di senno. Però non è così da sempre: tutto è iniziato dopo una brutta broncopolmonite che ho avuto a 12 anni. Mi è durata, ricordo, quasi tutto l’inverno. Non passava mai. Da quel momento la mia vita è cambiata, nel senso che mi sembra di non avere più avuto la salute. Non so se la relazione tra le due cose è reale. Ma io sento che un nesso tra le due c’è. Lei che cosa mi dice?


     Carissima signora Ennia, la sua domanda, come dire, arriva opportuna. In linea con la stagione, ed in un momento dell’anno in cui il sole dà del filo da torcere a molti. Le due fazioni opposte, de “il sole fa bene” ed “il sole fa male” vanno ridimensionate e smembrate.

     Il sole non fa né bene né male. Il nostro caro astro, senza il quale non esisterebbe la vita, è un elemento neutro. La sua bontà/nocività viene rilevata nel momento in cui entra in contatto con noi. È come dire che gli effetti del sole, benefici o nefasti, si manifestano in relazione al soggetto con cui si relaziona.

     Si, avete letto bene: si relaziona. Questo perché noi siamo in relazione con il tutto, in un continuum dialettico con gli altri esseri animati e con la natura tutta. Pertanto è nell’interazione sole-persona che dobbiamo trovare il significato ed il senso. Non è solo un fatto di giovamento o meno per la pelle, la relazione sole-soggetto può anche favorire, o meno, il buon umore.

     Non solo, può anche fare magicamente sparire i dolori articolari. Recentemente ho visto un giovanotto del ’71, ipotiroideo, con un quadro di spossatezza generale e nervosismo: basta un niente a provocarlo, scatta subito. Tutto il suo quadro va in miglioramento netto anche dopo una breve esposizione al sole. Una passeggiata sotto il sole, anche di soli 10 minuti, lo solleva sia nel fisico che nell’anima. Ha dell’incredibile, tuttavia queste reattività dell’organismo esistono.

     Tutto l’opposto della signora Ennia che, invece, mi riporta alla memoria il caso straordinariamente complicato di Chiara. La mia bella morettina romagnola, così come la chiamo io, è venuta a trovarmi qualche anno fa (che poi, non capisco come faccio a chiamarla così, perché Chiara è di Pesaro! Ma la morbidezza dell’accento romagnolo travalica i confini geografici per imporsi bellamente a una quota importante di marchigiani…).
 

      Ma torniamo a Chiara che, dopo essersi seduta davanti a me la prima frase è stata (e ripetuta più volte) “io sto male, io sto male, sto molto male”. Chiara è giovane, è nata nell’81. A causa dei suoi malesseri, nel 2006 le asportano la tiroide. A nulla è servito: Chiara si presenta con un “senso di svuotamento” afferma di non riuscire a gestire il suo corpo. Lamenta irrigidimento delle mani e della gambe. Dice di percepire che il suo cuore non batte mai uguale.

     Mi parla di un mal di testa quasi perenne, con senso netto di surriscaldamento nella testa, “come se mi andasse a fuoco”: deve metterla sotto l’acqua gelida per avere un sollievo, purtroppo, solo momentaneo. Senso di avere l’occhio destro non ben aperto come il sinistro, anche con senso di visione torpida.

     Il dolore è scatenato dal calore, sotto qualsiasi forma. Non vi dico il sole, neanche parlarne. Non vi dico il disagio, Chiara abita in un luogo di mare. Andiamo avanti: alle gambe crampi fortissimi. Sempre nausea, linfonodi sempre ingrossati, stanchezza a tutti i livelli. Fondamentalmente tutto è iniziato quando Chiara aveva 10 anni, a seguito di un episodio, inspiegabile, di dolore fortissimo alla gamba destra con il senso di perdita della gamba stessa. A seguire, diarrea e vomito contemporanei.

     Si pensa all’appendice e  si esegue  l’intervento di appendicectomia. Da quel momento in poi si scatena una forma di stitichezza importante, non presente prima. Passano gli anni e Chiara non trova risposta ai suoi disturbi fisici innescando, inevitabilmente, un quadro di autostima molto bassa. I rari momenti di intimità vissuti nel disagio.

     Quando Chiara è venuta a trovarmi era un pulcino impaurito. Dopo 3 mesi, la ritrovai sana, col sorriso, snellita, la testa alta e l’autostima a 1000. Fiera, mi disse “non ho paura di niente, adesso so cosa voglio”. Tre mesi rigorosi di cambio alimentare hanno prodotto tutto questo. Fino a prima del cambio nutrizionale Chiara non poteva nemmeno sognarsi di stare al sole. Da quando sta bene, riesce a farsi accarezzare, con cautela, dai raggi del solleone estivo.

     Eppure il sole è sempre uguale a se stesso, sempre quello di prima. È cambiata Chiara, non il sole. È cambiato l’organismo di Chiara. In che senso? Nel senso che, adesso, il suo sistema immunitario è finalmente in equilibrio, pertanto riesce a fare fronte a tutte le insidie che provengono dall’ambiente esterno. Così, come ogni organismo SANO sa fare.

     Per un organismo sano, il sole (o il freddo, ad esempio) non sono e non devono rappresentare un problema. Ma semplicemente degli elementi da cui difendersi, con un bel cappellino o con la sciarpa.

     In relazione all’ultima domanda di Ennia, quella dove mi chiede se c’è una relazione tra la vecchia broncopolmonite e il suo attuale mal di testa, dico di sì. Certo che la relazione c’è! Tutti i nostri disturbi sono collegati: il fattore tempo è solo un dettaglio, e nemmeno tanto importante.