La memoria

 

     Lo spunto per questo articolo arriva...da un articolo comparso sul Corriere di qualche giorno fa dove si cita Bill Gates e la sua proverbiale memoria. Quello che colpisce sono le citazioni, numerosissime pare, che inserisce nei suoi discorsi. Si tratta solo di buona memoria o c'è qualcosa di più?

 

     Non si può ogni volta invocare la fortuna o la genetica, ci deve essere qualcosa d'altro. Fermo restando che il cervello è un organo come tutti gli altri e come tale va nutrito adeguatamente, risulta chiaro che la memoria dipende da COME la si stimola. Leggere di più, come tutti dicono e invocano, è solo uno stimolo che diventa del tutto inutile se non è accompagnato da UN CERTO MODO di leggere.

     Non vale solo per la lettura ma per tutto: pensiamo al cinema (che sembra facile...) oppure all'Arte. Anche una mostra a grande richiamo (popolare?) come quella della pittura impressionista può essere del tutto dimenticata, una volta fuori dal museo, nonostante lo splendore dei dipinti. Tutti dichiarano: bellissima!!! Ma se poi chiedi i dettagli della mostra non si ricordano niente. Perchè? E se non si ricordano niente di un amatissimo Van Gogh, figurati se ricordano qualcosa di un Picasso.

     Quindi lo stimolo non sta nel fare una determinata cosa ma nel COME farla.

    

     Facciamo agli esempi e iniziamo dalla lettura: Stephen Hawking e Umberto Eco

  • Partiamo da un assunto: leggere è impegnativo. Pertanto, se si vuole un risultato in termini di memoria, ci deve essere un reale interesse sull'argomento oggetto del libro. Detto questo partiamo dalla morte di Hawking che, com'è facile immaginare, ha generato un'impennata di vendite dei suoi libri. Ora, lui è un bravo divulgatore ma...se non si conosce l'ABC del sistema solare non si impara nulla e, di conseguenza, NON SI RICORDA. Che fare? Cercare un testo di scienze del Liceo e leggersi in totale relax il/i capitolo/i sull'astronomia. Da lì in poi Hawking non avrà più segreti e voi una memoria a prova di domande.
  • Il grandissimo Umberto Eco ha venduto milioni di libri in tutto il mondo. Stiamo parlando di un autore coltissimo e difficilissimo: "Il nome della rosa", vincitore del Premio Strega nell'81, è tutto tranne che facile e si prospetta con diversi piani di lettura (come tutti i libri di Eco). Tutto bene se ci si ferma al "giallo"...ma il nome della rosa non è banalmente un giallo bensì una riflessione profonda sulla Conoscenza e sul suo potere/pericolosità. Come fare a capirlo? Procurarsi un libercolo per farsi un'idea del medioevo e della sua cultura dominante. Da quel momento in poi guarderete Eco con altri occhi e capirete/ricorderete tutto.

     Passiamo agli esempi sul cinema: un Tarantino e un Kubrick

  • I film di Tarantino sono ormai dei Cult, pensiamo all'ultimo: The Hateful Eight. Spettacolare per fotografia, scenografia, costumi. Anche i dialoghi sono molto belli e ricchi di contenuti ma...e qui casca l'asino. Per capire il film, e quindi ricordarlo nei dettagli, bisogna conoscere la Storia Americana. E noi europei, si sa, non abbiamo la storia americana esattamente sulla punta delle dita. Pertanto il significato profondo del film si perde e, di conseguenza, non se ne conserverà la memoria. E non si capirà il significato di tutta la violenza e la drammaticità di cui il film è impregnato. Vale anche per Django, ovviamente. Come fare quindi? Cercare un libricino facile che ci racconti la storia dell'America in poche pagine. Una pennellata di personaggi ed eventi che ci raccontano che cosa è accaduto e perchè. Poi si guarda il film e...magicamente si imparerà qualcosa e lo si ricorderà per sempre.
  • Di Kubrick prendiamo un film facile (si fa per dire): Eyes Wide Shut, con la coppia Cruise-Kidman. Film che ha avuto una grande cassa di risonanza anche grazie alla famosissima coppia. Le scene che impressionano di più sono quelle relative ai "festini hot" in maschera che si tenevano, per pochi eletti, in una villa sontuosissima. Difficile capire il significato profondo del film, e quindi ricordarlo, se non si conosce la storia della Venezia del '700. Città  in cui questi incontri avvenivano, obbligatoriamente mascherati per legge, nei cosiddetti Ridotti, luoghi di gioco d'azzardo ed incontri di vario genere. Anche qui è facile, non serve un libro: Wikipedia basta e avanza. Poi si guarda il film e si capisce tutto e lo si ricorda per sempre.

 

     Ecco come funziona la memoria, CON IL COME E NON CON IL COSA.

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VIRTUANI P., Leggere molti libri (e ricordarli bene). I trucchi di Bill Gates, Corriere della Sera, 14 feb 2019, p.23