Troppo magri?

 

     Io lo so che non mi crederete ma ogni tanto càpita che qualcuno mi chieda di farlo ingrassare. I tanto magri esistono e, in questa società di "palestrati è bello", finiscono per trovarsi ai margini. Parliamone.

 

     Parliamoci chiaro: la richiesta arriva quasi esclusivamente dagli uomini. Le donne me l'hanno chiesto raramente, forse due o tre casi in tutto. Le donne darebbero l'anima al diavolo pur di essere magre e, nonostante magre, non sono mai abbastanza magre. Troppo magre poi non esiste (e mi fermo qui per non aprire un dibattito che darebbe adito a uno scontro epocale).

     Andiamo avanti. Con gli anni '80, che quelli della mia età ricorderanno con lo slogan "la Milano da bere", inizia il mito della palestra. Il fisico scolpito, liscio, magistralmente depilato, lucido di unguenti dalle fragranze esotiche, rigorosamente abbronzato. Vengono messi in commercio i primi autoabbronzanti e le prime polveri compatte ad effetto abbronzante. Drive-in, i paninari.

     La tartaruga diventa il simbolo della virilità, il sedere tonico il simbolo della femminilità. Si va in ufficio col borsone che la pausa pranzo è sacra: si consuma (nel vero senso della parola) in palestra. Si crea uno stereotipo di bellezza, uno standard a cui uniformarsi, le riviste maschili nascono come funghi e le copertine spazzano via auto e moto per lasciare spazio a fisici magistralmente scolpiti e rigorosamente depilati. Qualcuno, raro, inizia a tatuarsi, pratica che esploderà negli anni '90.

     Dopo qualche mese di impegno (massacrante) in palestra i primi risultati arrivano: braccia scolpite, spalle che si allargano, quadricipiti in evidenza, primi abbozzi di tartaruga (eh quella è difficile...). Insomma dai, l'impegno paga. Paga per tutti tranne che per una categoria: gli ectoblastici. Per i quali non c'è niente da fare, non buttano sù massa nonostante l'impegno e la fatica. Si tonificano di sicuro, questo è fuori di dubbio, ma non massificano.

     Ne nasce una piccola tragedia. E ti chiedono una dieta ingrassante.

     Ora, se la dieta ingrassante la chiedono a me...con garbo ma rifiuto l'incarico. Gli ectoblastici non ingrassano e, soprattutto, non massificano. Detto questo è arrivato il momento di spiegare il significato di questo vocabolo inusuale, e per farlo devo fare un passo indietro.

     Il nostro sviluppo corporale inizia nel grembo materno e termina attorno ai vent'anni circa. Ma è a livello fetale che il nostro DNA decide che fisico avremo da adulti a seconda di quale foglietto embrionale prevarrà. I foglietti embionali sono tre e si suddividono, sia per anatomia che per fisiologia, gli apparati: nei soggetti ectoblastici prevale su tutto l'apparato neurologico: sono dei "nervosi" in tutti i sensi e sotto tutti i punti di vista. Il grande penalizzato? L'apparato muscolare, che rimane sempre sottotono. Hai voglia di massificarli...

     Ecco perchè, con garbo, rifiuto l'incarico. Sono un biologo, sono cresciuta a pane e foglietti (come diciamo tra di noi). Conosco di ogni foglietto embrionale pregi e...difetti. C'è chi non massifica, chi dimagrisce senza snellire, chi non si sgonfia.

 

     La natura ha le sue leggi, conoscerle significa rispettare la propria natura.