L'Osteoporosi

 

    E’ un pensiero pregnante che affligge tutte le donne. Per alcune è un incubo anche prima della menopausa. Approfondiamo l'argomento..

     Nell’immaginario collettivo si pensa che la buona salute delle nostre ossa dipenda dal calcio. Cioè dalla presenza massiccia, o meno, del calcio nella nostra dieta. Fermo restando che il calcio ha un ruolo, la vera soluzione all’osteoporosi si raggiunge con l’integrazione alla dieta di ben altri elementi.

     Non si sa come mai nessuno tenga in considerazione il fosforo. Eppure ha un ruolo almeno pari a quello del calcio.

     La questione è semplice: le ossa sono composte di idrossiapatite, un minerale complesso contenente una dose, quantitativamente rilevante, di FOSFATO DI CALCIO.

     Da questa cosa semplice che ho scritto, capite bene che, senza il fosforo, di certo non si può “fabbricare” osso. Eppure del fosforo non se ne parla.

     Non è finita, l’idrossiapatite contiene anche FLUORURO DI CALCIO. Vale quanto detto sopra: non si può “fabbricare” osso senza l’apporto (integrazione) di fluoro.

     Già con questi pochi elementi siete in grado di capire che la salute delle nostre ossa NON dipende solo dalla presenza di calcio nella dieta. Perché, se così fosse, l’osteoporosi non esisterebbe.

     Infatti, attraverso il cibo quotidiano, noi assumiamo moltissimo calcio (più tutto quello che introduciamo con gli integratori). Pertanto, se la salute del nostro scheletro dipendesse solo da questo, la parola osteoporosi non sarebbe mai stata coniata.

     Tuttavia, siccome la questione è articolata, non è finita qui. Il calcio, il fosforo e il fluoro non si “combinano” in automatico. O a caso. Per incontrarsi, e “progettare” la matrice ossea, hanno bisogno di un aiuto serio: la vitamina D.

     Ma questo lo sanno tutti, non è una novità. Infatti tutte le donne in menopausa (e anche non) se la vedono propinata in automatico. Proprio a prescindere, indipendentemente dal fatto che si rilevi, o meno, una reale carenza di vitamina D nel soggetto.
 

     Qui inizia la nota dolente: se la vitamina D viene somministrata senza verificare lo stato nutrizionale di calcio e fosforo, si rischia di darla inutilmente creando un pericoloso sovradosaggio.

     Cosa se ne fa l'organismo della vitamina D se, ad esempio, gli manca il fosforo??

 

     Gli eccessi di vitamina, come le carenze, non giovano all’organismo. Un eccesso di vitamina D provoca disturbi di varia natura: sete insaziabile, prurito cutaneo senza un accenno di dermatite, malessere generale e dissenteria.

    
È come dire che, anche con le vitamine, non si può scherzare.