Il lattosio nei farmaci

 

     Chissà quanti di voi hanno fatto, o fanno tutt'ora, l'esperienza di assumere un farmaco in base alcolica. Un buon numero di certo, in special modo tutti quelli che vogliono evitare il lattosio. Naturamente nessuno si è posto la domanda...peggio il lattosio o peggio l'alcol?

 

     I primi pazienti a cui penso sono quelli che assumono il farmaco per l'ipotiroidismo. Una buona parte assume la compressa, il rimanente assume un formulato in fiala in base alcol. Nell'ambiente farmacologico si pensa, a ragione, che il principio attivo (qualsiasi esso sia) sciolto in alcol risulti più efficace perchè l'organismo lo assorbe senza sprechi. Tutto vero. Detto questo, qualcuno si è posto la domanda cruciale: ma l'alcol non darà effetti collaterali? E se si, saranno trascurabili rispetto al miglior assorbimento del principio attivo? E trascurabili rispetto a quelli del lattosio?

     La domanda è stata certamente posta e la risposta è stata certamente affermativa, infatti i farmaci in base alcolica sono in commercio e vengono prescritti con serenità da tutti. Questa serenità deriva quasi certamente dalla convinzione che la piccola quantità di alcol contenuto nella fiala sia trascurabile e che pertanto non sia degna di nota.

     Errore, grave.

     Pensare che una fiala alcolica con gradazione al 96% sia innocua è imprudente. Molto molto imprudente, ma non ci pensa nessuno. Nessuno ci pensa perchè la quantità è piccola MA ESSENDO QUOTIDIANA ha l'effetto del martello pneumatico. La frequenza con cui si assume fa la reale differenza trasformando l'innocuo in dannoso.

     Il punto sta nella frequenza e non nella quantità. La frequenza di un alcol al 96%.

 

     Per darvi un idea di cosa sia un alcol al 96% vi sottopongo questo semplice elenco con i minimi e i massimi:

  • Birra 4-12%
  • Sidro 5-7%
  • Vino 10-19%
  • Porto 20%
  • Vodka 37,5-55%
  • Gin 37,5-50%
  • Whisky 40-62%
  • Grappa 37,5-70% con massimi di 86%
  • Assenzio 65-80%

     Mi sembra sufficiente per fare una riflessione su quanto il fegato possa sopportare. Colgo l'occasione per ricordare l'articolo dove ho spiegato che latticini e alcol hanno lo stesso effetto sul fegato: Quando la tiroide si pronuncia.

     Tutto questo vale anche per tinture madri e macerati glicerici. Attenzione.

 

     Detto questo faccio un'ulteriore riflessione (preoccupata) sul fenomeno farmaco/alcol perchè pare che rappresenti un trend per il futuro. Leggo qua e là, tra i documenti tecnici online provenienti dai congressi di farmacologia, che la forma alcolica sarà allargata a quanti più farmaci possibile perchè rappresenta un modo per avere più efficacia a parità di dosaggio del farmaco. Quindi meno sprechi. Questa è un'esperienza che arriva dall'Europa e dal mondo anglosassone in particolare. Staremo a vedere che cosa ci riserva il futuro.