Il ferro

 

     La bellezza della montagna ha mille sfumature. Per chi ha avuto l'opportunità e il piacere di studiare la Geografia fisica, la montagna è una costruzione seducente di strati sovrapposti, variamente inclinati e variamente colorati. Gli strati rossi, facilmente individuabili anche nei nostri Colli Euganei, sono strati di ferro.

 

     Ferro ossidato, depositato e sedimentato proveniente da piante tipicamente tropicali, immaginate per un momento i documentari sull'Amazzonia, con grandi foglie di un verde molto intenso. Lo stesso verde degli spinaci, della bieta costa e delle cime di rapa per intenderci. Tutte piante che contengono molto ferro con una buona bio-disponibilità. Per non parlare dei legumi, fonte potentissima. L'altra fonte è il ferro contenuto nella carne rossa (muscolo), anch'esso con buona bio-disponibilità e, a differenza delle verdure verdi a foglia e dei legumi, con una velocità maggiore di assorbimento.

     Nell'organismo il ferro ha il ruolo cruciale di trasportare l'ossigeno dai polmoni a tutti i tessuti. La carenza di ferro comporta un lento e irregolare apporto di ossigeno agli organi con la manifestazione di segni e sintomi tipici, come: respiro affannoso, fragilità di unghie e capelli, difficoltà al passaggio dei cibi nell'esofago (sintomo molto diffuso anche se poco citato).

     Questi sintomi, sommati a una evidente carenza di ferro, ferritina ed emoglobina dagli esami del sangue, porta il medico a prescrivere l'assunzione di ferro che, spesso, si rivela un flop: pesantezza di stomaco, indigeribilità del preparato, cefalea dopo l'assunzione, ecc....

     Come al solito il flop arriva dagli stereotipi di cui la medicina è pervasa, cioè che la carenza di ferro si colmi con l'assunzione di ferro. Nulla di più drammaticamente sconfitto dalla realtà dei fatti. E oltre al danno la beffa: il ferro si alza anche (un po') ma dopo il termine della cura torna ai livelli precedenti.

     Questo dimostra ampiamente che NON siamo davanti a una reale carenza di ferro (altrimenti il corpo lo accetterebbe bene e senza sintomi) ma a un cattivo assorbimento dello stesso dato da una reale carenza di vitamina C, cobalto e rame, elementi FONDAMENTALI per l'utilizzo del ferro da parte dell'organismo.

     Posto che una carenza di vitamina C la trovo difficile, visto la grande simpatia di cui godono arance e limoni, una carenza di rame e cobalto la trovo verosimile e, troppo spesso, reale. Molluschi e crostacei ne contengono a volontà ma se ne mangiano pochi. Anzi no, se ne mangiano pochissimi.

 

     Ed è un vero peccato perchè proprio i cibi che contengono gli oligo elementi e i micro elementi fanno la differenza.