Gli esami del sangue

 

     C'è chi non se li fa mai per il timore di trovare qualcosa di nefasto. C'è chi se li fa ogni mese per il terrore di vivere la malattia. E c'è chi se li fa nella speranza di dare un nome ai propri malesseri non meglio specificati. Viaggio nell'Italia del colesterolo.

 

     Non c'è niente da fare. Ti arrivano con degli esami seriamente preoccupanti, dove si evidenziano sia infiammazioni che infezioni. Dove si notano con chiarezza malesseri cronicizzati e disagi vari. E loro di cosa si preoccupano? Del colesterolo a 240. Inutile che vi dica che questa cosa mi manda "fuori da tutte le orbite". Chi mi conosce bene lo sa. E non ha bisogno di vedermi: mi immagina.

     E allora, onde evitare un'inutile collisione extraorbitaria, metto in atto una cosa saggia: una piccola e semplice lezione sul colesterolo. Dove impareremo a familiarizzare con le sigle HDL e LDL, dove conosceremo meglio i TRIGLICERIDI e dove familiarizzeremo anche con una parola nuova: LIPOPROTEINE.

     Quello che tutti chiamano colesterolo non è altro che un'insieme di particelle contenenti un mix di proteine e grassi, in proporzione varia. Tipicamente COLESTEROLO TOTALE.

     Ecco. Tutti, o quasi, si fermano a valutare unicamente questo dato cadendo inevitabilmente in un tranello che aumenta in modo esponenziale l'ansia del soggetto. Non ha senso valutare il totale perchè la salute del soggetto la si evince valutando le frazioni, cioè il colesterolo HDL ed il colesterolo LDL.

     Il colesterolo HDL, detto ad alta densità, contiene tante proteine e pochi grassi. E si occupa di fare da spazzino: se ne va in giro per le arterie a recuperare il colesterolo depositato e lo riporta al fegato per essere metabolizzato. Per essere tranquilli il suo valore dovrebbe essere superiore a 50. Più alto è meglio è. C'è chi ce l'ha superiore a 80, mosche bianche. Qualche "extraterrestre" superiore a 100, una garanzia contro qualsiasi deposito sulle arterie. Per tutti quelli che ce l'hanno inferiore a 50 fate attenzione: preoccupatevi per la vostra salute.

     Il colesterolo LDL, detto a bassa densità, contiene poche proteine e tanti grassi. Si occupa di fare il tragitto inverso, ovvero parte dal fegato e se ne va in periferia per portare il colesterolo a tutte le cellule del corpo. Si sa mai, però, che nel tragitto lasci qualche pezzo per strada (i depositi nelle arterie). Per essere tranquilli il suo valore dovrebbe essere inferiore a 130. Ma se è sotto a 100 è meglio.

     Ecco, è la valutazione attenta di questi due parametri che dà un quadro della colesterolemia del soggetto, non certo il colesterolo totale da solo. In particolare avere un HDL elevato è una reale garanzia di salute anche in presenza di colesterolo totale elevato.

     Altro argomento sono i trigliceridi, che io guardo sempre con antipatia. Questi si che sono un pericolo, altrochè colesterolo! I trigliceridi sono delle particelle a bassissima densità, cioè contengono pochissime proteine e tantissimi grassi. E sono loro il vero pericolo. A differenza del colesterolo, che viene prodotto dal fegato (non proviene dal cibo come tutti pensano) e serve a tutti gli organi del corpo per produrre molecole molto complesse ed ormoni di vitale importanza, i trigliceridi provengono quasi unicamente dal cibo. Vengono "prelevati" dall'intestino e portati ai muscoli (sperando che il soggetto pratichi attività sportiva....) o al tessuto adiposo dove vengono depositati e immagazzinati. Nella speranza che, un giorno, arrivi uno stile di vita che obblighi il tessuto adiposo a "liberarli" e a spedirli al fegato. Che poi ci pensa lui a smontarli. Per essere tranquilli il loro valore nel sangue dovrebbe essere inferiore a 150. Ma, fidatevi, se sono sotto a 120 è meglio.

     In conclusione vi faccio conoscere una parola nuova: LIPOPROTEINE. Sono delle particelle tristissime che contengono quasi esclusivamente grassi + una piccola frazione proteica. Il loro valore nel sangue è il vero indice di rischio cardiovascolare: parliamo di placche nelle arterie con tutte le conseguenze, annessi e connessi (infarto e ictus). Tutte le persone che hanno una storia familiare di cardiopatie dovrebbero fare questo esame (con il solito prelievo di sangue, come per il colesterolo). Il valore ideale è sotto il 14. Ma se è sotto a 10 è meglio. Oltre è saggio preoccuparsi. Molto saggio.

     Questa piccola lezione vi aiuterà a capire di più e meglio quel geroglifico che si chiama esami del sangue. E ad essere meno schiavi di internet.