La debolezza

 

     L'immagine parla da sola. Lo capirete alla fine, nel frattempo andiamo oltre.

 

     Nella mia professione io vedo due tipi di pazienti: quelli malati e quelli con i disturbi.

     I primi si fregiano di una diagnosi, ti dicono "io ho la tal malattia" oppure ti dicono "io sono malato di". Sono una minoranza (non so ancora per quanto).

     Poi ci sono quelli con i disturbi, una categoria ampia. Non possono vantare una diagnosi, ti dicono solo che non si sentono bene. Alcuni se la prendono con il ferro basso, altri con la pressione bassa, altri col tempo, altri con lo stress. Non sanno che cosa hanno (o NON hanno).

     La maggior parte delle persone con i disturbi ti dicono anche, come se non bastasse il tarlo di non avere una diagnosi, che si sentono spossati, deboli, stanchi e svogliati.

     Ecco il punto. La debolezza non è una malattia e mai lo diventerà, tuttavia è la bestia nera per definizione, il non curabile per eccellenza perchè non esiste un farmaco per curarla. Si sono inventati gli integratori ma non servono a nulla, tranne che all'economia.

     Che il potassio e il magnesio non siano utili in tal senso l'ho detto con chiarezza nell'articolo dedicato al potassio.

     L'unica cosa utile a cui non si pensa mai è il sale.

     Certo, non vale per tutti. Ma nella mia pratica quotidiana posso affermare che vale per almeno il 70% delle persone che si sentono, e dichiarano, spossate.

     Decenni di campagna antisale non hanno fatto del bene alla salute delle persone.

 

     Silvana è una paziente a me molto cara. Ha sofferto di spossatezza per anni, forse una ventina. La spossatezza coincideva sempre con l'arrivo dei primi caldi e se ne andava, finalmente, con l'arrivo dell'autunno.

     Giorni in cui si trascinava un passo dopo l'altro strisciando le suole delle scarpe (sua definizione).

     Più di un anno fa le raccomandai di fare i bagni di sale, ovvero immergere i piedi in acqua e sale (*) per mezz'ora ogni giorno. Non lo fece, la pigrizia non ha limiti.

     Trascorse un estate al limite della nevrosi. Evidentemente non era troppo inferno.

     L'ha fatto quest'anno. La prima estate pienamente goduta dopo anni di inferno.

 

     Riflessione. Dobbiamo curare l'accidia o i disturbi che dichiarate?

 

 

(*) una manciata di sale grosso, non iodato, in una bacinella di acqua.