Cibo & Sport

 

     Uno degli stereotipi più duro a morire è quello relativo al binomio cibo-sport. Sono tutti convinti, colleghi compresi, che esista un'alimentazione speciale legata al fatto di praticare sport. Qualcuno tra i più tenaci sostiene persino che esista un'alimentazione specifica per il tipo di sport. Così facendo si crea una cultura "viziata" che si fa strada nelle teste delle persone diventando regola. E come al solito, da regola a legge è un attimo.

 

     Cari sportivi, se desiderate mangiare cibo nutriente sia per i vostri muscoli che per la vostra concentrazione durante la performance, non dovete fare altro che cibarvi di tutti quegli elementi che risultano essere molto ben tollerati dal vostro organismo. Circa i cibi poco tollerati non dovete fare altro che mangiarli a una bassa frequenza (ogni 15-20gg) o bassissima (ogni 2 mesi).

     In questa affermazione c'è tutto quello di cui uno sportivo ha bisogno. TUTTO.

     La performance muscolare e mentale, che sta alla base di un risultato sportivo, si nutre alla perfezione solo del cibo richiesto dalle catratteristiche individuali del soggetto e non di certo dal tipo di sport. Una cosa è sicura: lo sportivo deve mangiare di più rispetto a un suo pari che non pratica sport.

     Quindi bisogna demolire la forma mentale che vuole lo sportivo "schiavo" del rapporto carboidrati-proteine per andare verso una mentalità fatta di cibi leggeri nello stomaco e potenti nei muscoli. Finalmente consapevoli che non esiste una ricetta stereotipata per lo sport in generale, e tantomeno per il tipo di sport.

     A questo punto non resta altro che individuare il cibo amico e, contestualmente, riconoscere quello non amico. Il fai da te è altamente sconsigliato, tuttavia un buon metodo già orientativo di per sè è quello di ricercare le intolleranze alimentari. Cosa ormai diventata molto facile grazie ai kit diagnostici messi a disposizione delle farmacie: non c'è bisogno né di prescrizione né di andare all'ospedale, si fa tutto in farmacia.

     Ripeto che il fai da te è altamente sconsigliato pertanto suggerisco di portare il risultato della ricerca delle intolleranze al Nutrizionista. E' l'unico specialista in grado di avere una chiave di lettura "fine" del risultato delle intolleranze. Qualora si desideri saltare questo passaggio almeno si ha a disposizione un elenco di cibi da evitare perchè certamente nocivi ai fini del buon funzionamento dell'organismo e, in definitiva,ostacolanti il risultato sportivo.

     Quando il mondo dello sport finalmente adotterà questo approccio ci ritroveremo atleti con risultati straordinari e, quello che più conta, manterranno la performance del corpo per un numero maggiore di anni rispetto alle medie attuali.