Allergie & intolleranze

 

     Le prime sono diffusissime ma non di tutti, le seconde sono di tutti e di moda. Le prime sono considerate cosa seria, le seconde sono catalogate come fissazioni da donnicciole. Conosciamo da vicino due grandi limiti della vita sociale.

 

     Abraham Maslow è stato un grande psicologo americano che ha trascorso buona parte della sua vita a studiare i comportamenti delle persone in relazione al loro ambiente. Infatti è più noto come sociologo che come psicologo.

     Concepì il concetto di "Hierarchy of Needs" (gerarchia dei bisogni o necessità) e la divulgò nel libro Motivation and Personality del 1954. Da quel momento divenne famosissima la cosiddetta "piramide di Maslow", dove sono espressi, dal basso verso l'alto in progressione, i bisogni umani.

     Si parte dai bisogni fisiologici puri sino ad arrivare ai bisogni "alti" di autoaffermazione, stima di sè e ricerca di spiritualità.

     Ma, si sa, per arrivare in alto si parte dal basso.

      Alla base di detta piramide ci sono i bisogni fisiologici dell'uomo, di cui il cibo fa parte. Anzi, la fa da padrone: senza cibo non c'è la sopravvivenza e la continuazione della specie.

     Nella nostra società il cibo è anche un motivo di aggregazione delle persone, anzi è il motivo principale per il quale ci si incontra e si sta insieme. Insomma per farla breve si mangia in gruppo.

     Mangiare in gruppo significa condividere e gioire dello stesso cibo. Cioè, mangiare tutti le stesse cose. Potrei farvi un lungo elenco di esempi ma mi limito a citarvi i primi tre: uscire per la pizzata, uscire per mangiare etnico, uscire per mangiare il pesce.

     Bene, mettiamoci nei panni degli intolleranti e degli allergici: una tragedia sociale.

     Questa tragedia gli allergici non se la sono cercata, in genere la subiscono. Spesso dalla nascita.

     Gli intolleranti invece se la sono cercata tutta abusando del cibo, cioè mangiando sempre le stesse cose per un tempo lungo....mesi? No, anni.

     Facciamo qualche esempio. Ci sono quelli che tutti i giorni mangiano la pasta e, nell'attesa.....grissini con formaggio? Pizzetta? Due salatini e due olive? Non so se si capisce che stiamo parlando degli italiani. Che senza pane, pizza, pasta, grissini, tramezzini e toast non sanno vivere. Spetta...manca la brioche.

     Poi un bel giorno scoprono di non tollerare più il glutine. E inizia la tragedia sociale in virtù di quanto scritto sopra.

     Siamo patetici.

     Le intolleranze, checchè ne dicano gli Allergologi (che spesso sono più patetici dei pazienti votati alla pizza fino a che morte non li separi) sono una cosa serissima. Sono un problema sociale a tutto tondo che va dal sentirsi esclusi da un gruppo alla spesa sociale "del dover comprare solo le cose giuste che costano di più". Anche qui c'è un business, ovvio.

     Tra quanti secoli arriverà il giorno in cui i Medici e i Nutrizionisti, attraverso i mass media, si prodigheranno nel diffondere la Cultura nutrizionale? Basterebbe così poco.

     E invece no, si occupano di diffondere quanto fa bene il limone (?) o le bacche di Goji (?) o un certo tipo di fungo (?) rarissimo che cresce alle pendici del nonsodove dall'altra parte dell'emisfero.