Le proteine

 

     Come già ampiamente premesso nell'articolo dedicato ai carboidrati, chi frequenta il mio studio sa che la parola proteine non va nominata. Pena, da parte mia, della pretesa della corretta definizione + formula. Così vi passa subito la voglia.

 

     A chi sta pensando al manzo, al maiale, al pollame, al pesce e ai legumi (i soliti convinti che la soia sostituisca le carni) ricordo che il GLUTINE E' UNA PROTEINA, ma di quelle eccellenti anche, nobile proprio. Così quando affermerete che la sera mangiate solo proteine per scongiurare il pericolo di ingrassare io vi chiederò quanta pasta mangiate a cena. Così vivrete tutto l'imbarazzo di usare a sproposito parole di cui non conoscete il significato.

     Ciò detto andiamo avanti.

     Le proteine sono prerogativa di tutti gli esseri viventi, animati (detti animali) e non (detti vegetali). Pertanto fare una distinzione tra alimenti proteici e non, non solo non ha senso ma è un errore concettuale. L'unica cosa che si può affermare è che, a parità di peso, gli animali contengono una percentuale di proteine maggiore rispetto ai vegetali. Concetto estensibile alle relative parti commestibili. Punto.

     Dato questo primo chiarimento occorre andare oltre e affermare che la digeribilità delle proteine NON è tutta uguale, ovviamente, ma dipende dalla provenienza delle stesse. Il petto di pollo ha una digeribilità completamente divesta dal prosciutto crudo che ha una digeribilità diversa dal salmone che ha una digeribilità diversa dal manzo CHE NON CENTRA NIENTE con la digeribilità della soia. Che sarà anche un alimento proteico ma le sue percentuali in aminoacidi non hanno nulla a che vedere con quelle delle carni. Com'è giusto che sia, infatti non è carne. Non va né meglio né peggio, è solo diversa PUNTO. La soia non è carne e la carne non è soia, FINE.

 

     La digeribilità e il potere nutrizionale di un alimento, definito anche erroneamente proteico, non dipende da quante proteine contiene ma, se proprio di proteine vogliamo parlare, DA QUALI CONTIENE. Vi sognereste mai di paragonare la digeribilità di un'orata con quella della semola di grano duro (glutine)? No eh? E infatti.

 

     I cibi hanno un nome, imparatelo.