La carne

 

     Sul dibattito FA BENE FA MALE non voglio entrare perchè lo ritengo superato. Quelli che sono ancora lì a strapparsi i capelli per stabilire se si mangia un alimento o un cadavere sono degni di disattenzione scientificamente mirata.

     Andiamo oltre e chiediamoci se serve.

 

     Chi mi conosce bene sa che non ho predilezioni alimentari. La pratica clinica quotidiana mi ha portata ad una conclusione inequivocabile: i cibi servono tutti.

     Hanno tutti pari dignità perchè nel tutto è racchiusa la parte e nella parte si trova l'espressione del tutto.

     Detta con più chiarezza: l'equilibrio dell'organismo intero è frutto di ogni singolo nutriente e la cellula si esprime armoniosamente in virtù dell'insieme dei nutrienti.

     NESSUNO ESCLUSO.

 

     Quindi la carne serve per forza (o per amore) nello stesso modo in cui serve il sale, l'uovo o la zucchina.

     La pari dignità degli alimenti è un concetto che non va giù a chi ha bisogno di stilare delle classifiche meglio/peggio. Peggio per loro.

     E se è vero che ci sono diverse persone che percepiscono la carne di difficile digeribilità E' SOLO PERCHE' HANNO UN'ALIMENTAZIONE SQUILIBRATA DA TEMPO. E QUINDI L'ORGANISMO NON E' PIU' IN GRADO DI GESTIRE ALCUNI ALIMENTI PERCHE' NE MANCANO ALTRI IN GRADO DI FAVORIRE IL PROCESSO DIGESTIVO.

     Vi suggerisco di leggere la frase qui sopra più e più volte.

 

     Ogni volta che sottraete un alimento dalla vostra tavola aprite un credito con la malattia.

     Ogni alimento in meno è un'opportunità in meno di digerirne un'altro. Punto.

     Tutto serve.

 

     Vania è una mia paziente storica, una donna che apprezzo molto. Una bergamasca di poche parole e senza tempo da perdere.

     Quando l'ho conosciuta si alimentava di "quattro acche in croce" come direbbe lei, schivando accuratamente la carne rossa. Che ha conosciuto da me in poi.

     Un'ora fa le ho chiesto "che cosa vorresti trovare scritto in un articolo sulla carne?" e lei "che chi è senza carne, soprattutto la rossa, ha una vita a metà. Come una vita senza emozioni". E io, un po' titubante..."come...manzo=emozioni???". E lei "esatto. Scrivilo pure perchè è vero".

 

     Ma è stata lei ad emozionare me....perchè [quello che lei non sa] è che c'è un collegamento netto tra l'assenza di manzo e alti livelli di ansia con relativa fame nervosa. Vania sei una GIGANTESSA.