Depressione post-partum

 

     Capita che la cronaca ci ricordi di questo fenomeno disgraziato e dall'epilogo spesso infausto. Difficile accettarlo, tuttavia occorre impegnarsi a comprenderlo perchè nessuna madre desidera il male del figlio. Può desiderare il proprio male ma non quello della creatura portata in grembo. Ma allora cosa succede alla psiche quando i primi mesi di vita del figlio diventano un tormento?

 

     Definiamola in poche parole: assenza di interesse nelle attività quotidiane e/o verso il neonato.

     In genere non si interviene con la psicoterapia e, che porta risultati a lungo termine, ma con farmaci antidepressivi ritenuti, a ragione, più rapidi. Naturalmente comportano un pericolo per il piccolo se la donna allatta: tutto quello che è nel sangue passa al latte.

     Ci si interroga sempre sulle origini. Si fanno le ipotesi più soft, anche se reali, predicando il fatto che dopo il parto c'è una discesa di estrogeni/progesterone/ormoni tiroidei tale per cui ci si imbatte nelle varie sensazioni di stanchezza, pigrizia e depressione.

     Diciamola come va detta: il parto è un evento stravolgente, massacrante, spossante, faticosissimo e doloroso come pochi. E, se va male e si verifica un'emorragia, si somma anche una diminuzione del volume del sangue (volume plasmatico) che comporta già di per sè un malessere importante. Figuratevi se lo sommiamo al resto.

     Comunque, al di là di tutte le complicazioni che non sempre si verificano, quello che si verifica puntualmente è uno stravolgimento ormonale nel giro di poche ore. Altrochè sindrome pre-mestruale. Ci si può trovare di fronte a un vero cambio di personalità, con tutte le complicazioni relazionali del caso. C'è chi ne esce in qualche mese, chi in qualche anno e chi mai.

     Gli psicofarmaci non sono ormoni, fanno quello che possono, e in genere possono poco. Può molto il cibo invece, perchè il cibo è, se ben utilizzato, un regolatore ormonale.

     Nella mia esperienza questa è una cosa ovvia. Il cibo regola la mestruazione e riduce al minimo la sindrome premestruale. Ovvio che regoli gli ormoni anche nel post-partum.

 

     Imparate a mangiare, vi aiuterà a godervi la maternità.