Tempi moderni: l'anestesia

 

     Questo gigantesco dipinto su tela (2,44x2,92m) fu la ricostruzione, in qualche modo romanticizzata, del primo intervento chirurgico mai eseguito al mondo in cui fu utilizzata l'anestesia chimica. L'intervento ebbe luogo il 16 ottobre del 1846 al Massachusetts General Hospital. Sembra che l'autore, un artista americano che aveva studiato a Parigi, abbia iniziato il dipinto nel 1882 e poi trascorso più di dieci anni svolgendo ricerche sull'evento storico raffigurato nel dipinto, prima di riuscire a terminare il quadro nel 1893.

 

     Si tratta dell'asportazione di un tumore del collo al signor Albert Abbott da parte del Dr. John Collins Warren. La sala in cui era stata effettuata l'operazione prese il nome di Ether Dome ed è stata preservata come monumento di questo evento storico.

     Fu un evento straordinario, ma in qualche modo annunciato da un articolo comparso sul Boston Daily Journal il 1°ottobre, tanto che nella sala anatomica era presente un fotografo che scattò diverse foto (dagherrotipi) interessantissime. Le foto però furono scattate il giorno dopo, con protagonista un secondo paziente, perchè il povero fotografo, tale Josiah Hawes, fu così sconvolto dalla vista del sangue che non scattò nessuna fotografia. A quei tempi vi assicuro che ci voleva stomaco.

     L'evento rappresentò uno stravolgimento in Medicina perchè segnò la nascita della figura del Chirurgo, così come la conosciamo noi, e la separò definitivamente dalla figura del Medico. Quindi una separazione netta tra un profilo da Tecnico, quindi pratico, e uno da Clinico, quindi studioso. Inoltre rappresentò il superamento definitivo del gravissimo problema del dolore, tanto che il chirurgo al termine dell'intervento annunciò ai presenti (numerosissimi) la seguente: "alla nostra professione è stato tolto per sempre il suo orrore". In quella data nasceva l'anestesia moderna così come noi la conosciamo.

     Ma come si faceva prima? Si faceva eccome, con tutto l'orrore possibile. Pensate solo alle amputazioni, intervento che si pratica da sempre (le guerre) e si perde nella notte dei tempi. Per migliaia di anni sono stati impiegati agenti soporiferi, narcotici ed analgesici come hascisc, mandragora ed oppio. Anche le bevande alcoliche sono state impiegate per rendere il paziente sufficientemente dimentico del dolore da permettere di intervenire chirurgicamente sulla superficie del corpo o delle ossa. A tale proposito l'anestetico più diffuso sembrerebbe essere stato l’alcool, almeno per quanto riguarda epoche storiche, con variazioni di uso in base alle regioni: vino d’uva in genere, vino di palma per gli africani, grappa per le popolazioni balcaniche. Gli egizi aggiungevano anche oppio, mentre gli inca varie preparazioni della pianta di coca.

     Poco prima di questo evento straordinario, verso la fine del diciottesimo secolo, si diffuse un trattamento contro il dolore, però senza efficacia nel caso del dolore chirurgico, che pose le basi future per l'ipnotismo. Il tedesco Franz Mesmer propose un sistema di trattamento medico basato sulla dottrina di un fluido magnetico universale che influenza le maree e gli uomini allo stesso modo. Propose il concetto di magnetismo animale, nel quale certi individui possedevano ciò che egli stesso definì "i poteri imbrigliati delle energie cosmiche". Tali cure divennero un caso sbalorditivo perchè pare avessero eccezionali capacità di alleviare il dolore e la sofferenza. Nulla fu vero per il dolore chirurgico ma si posero le basi per la Pranoterapia e per l'Ipnosi.

     Fu un epoca straordinaria, ricca di idee e di ipotesi suggestive. Il nostro presente nasce da lì.

 

Il giorno dell'Etere, Robert Hinckley 1893, olio su tela. Boston Medical Library (dove vi è custodita anche la fotografia scattata il giorno dopo: 17 ottobre 1846).