I tumori

 

     "Una massa di tessuto che cresce in eccesso ed in modo scoordinato rispetto ai tessuti normali, e che persiste in questo stato anche dopo la cessazione degli stimoli che hanno indotto il processo", come chiarisce la definizione coniata dall'oncologo Rupert Allan Willis, accettata a livello internazionale.

 

     Questa è una definizione del 1934 e, non solo per il tempo trascorso, non è più attuale. A quel tempo le osservazioni erano perlopiù affidate agli occhi del chirurgo e non a quelli dell'anatomo-patologo che, con i suoi strumenti più raffinati, vede aspetti che sfuggono all'occhio umano (pur se allenato).

     Tuttavia questa definizione ha scavato un solco nell'immaginario delle persone dando vita a uno stereotipo. Tutti immaginano il tumore come una massa informe, degenerata, scoordinata e invasiva come una piovra. Nulla di più lontano dalla realtà.

     I tumori sono masse ordinate, organizzate e ben nutrite grazie al congruo apporto di nutrienti che avviene attraverso una rete vascolare costruita ad hoc.

     È attraverso le arterie del sistema vascolare che organi e tessuti ricevono l’ossigeno e le sostanze nutrienti indispensabili alla loro sopravvivenza. Lo stesso vale per il tumore che, sin dalle prime fasi del proprio sviluppo, induce la formazione di  nuove strutture vascolari a partire da quelle preesistenti nell’organismo. In questo modo le cellule tumorali riescono a ottenere tutti i nutrienti necessari alla loro sopravvivenza e alla loro crescita.

     Toglietevi dalla testa l'idea delle masse informi e disorganizzate. Qui siamo davanti a una macchina da guerra raffinata ed efficiente.

 

     Tutto ciò premesso veniamo al dunque. Se un tumore cresce è perchè gli arrivano i nutrienti attraverso il sangue. I nutrienti li introduciamo noi con il cibo quotidiano. Sia chiaro che il tumore non campa d'aria.

     Quindi se lui si sviluppa ANCHE GRAZIE a quello che mangiamo è pacifico che nel nostro stile di vita alimentare c'è la presenza di uno o più elementi che concorrono a tenere in vita lui e a far deperire noi. Individuare questi elementi concorre a rendere la chemioterapia più efficace e meno debilitante. O addirittura non debilitante.

 

     Il cibo fa la differenza sempre, anche con un tumore.