Non ho l'età

 

     L'ultima certificazione è della Società di Gerontologia e Geriatria: si è ufficialmente anziani non prima dei 75 anni. Io non sono nessuno e non certifico nulla ma sono un attento osservatore della società e dei suoi "movimenti": vi dico che tra pochissimi anni alzeremo l'asticella a 80 anni. Ciò nonostante il Geriatra è la figura medica meno conosciuta dai più, e tantomeno interpellata. Si tratta a mio avviso di una grave mancanza, in definitiva di un errore. Parliamone.

 

     Il nostro sistema sanitario è attento alla malattia acuta, all'ospedalizzazione. Tipicamente l'iter è questo: medico di famiglia, serie di esami/indagini diagnostiche, ritorno dal medico di famiglia con gli esiti, specialista per formulare una diagnosi, farmaci.

     Questo vale per QUALSIASI TIPO di disturbo. Il risultato è che il nostro giovanotto di 70 e più anni, si ritrova ad affrontare contemporaneamente (o quasi) i seguenti: Cardiologo, Urologo, Pneumologo, Neurologo, Ortopedico, Reumatologo (abbiate pazienza se ne ho scordato qualcuno). Ognuno di questi ignora il pensiero degli altri e si concentra sulla propria specialità, apparato, organo.

     RISULTATO=troppi farmaci (qualche volta in contrasto).

     Questo è il risultato della logica della prestazione, su cui il sistema sanitario poggia e al quale ci ha abituati tutti, anziani compresi. Ma mentre per noi "giovani" tutto questo ha senso e logica, per un anziano rappresenta una specie di morte civile. E' chiaro che per lui bisogna cambiare rotta e passare dalla prestazione al PRENDERSI CURA.

     Chi lo fa? Il Geriatra.

     Ci vuole una visione generale delle condizioni del soggetto e, grazie a questo, una "sfoltita" ai farmaci che in più di un caso contengono pericolosi doppioni. Il Geriatra è l'unico specialista in grado di fare questo con dovizia di particolari e saggezza.

 

     Mi capita di vedere l'anziano con una frequenza sempre più alta, è una cosa che mi fa piacere. Sono i figli che me li portano, in genere dopo un intervento chirurgico pesante (non sanno cosa mangiare, nessuno glielo dice) oppure per sostenerli nella chemio. Sempre mi stupisco della grave mancanza, una sola e solita: non hanno un Geriatra di riferimento.

     E' una cosa della quale non mi capacito. Il SSN quando nasci ti assegna d'ufficio un Pediatra che ti porti fino al compimento del 14° anno di età. Non capisco perchè, con la stessa logica non ci assegni un Geriatra. Lo trovo incomprensibile. E ho come la sensazione, sgradevolissima, che non ci sia perchè nessuno ci ha mai pensato. Che è disarmante.

     Immaginate quanto sarebbe utile un'assegnazione d'ufficio di questo genere. A partire dal compimento del 70° anno di età avere a disposizione (al bisogno, s'intende) il proprio Geriatra di riferimento da cui andare ogni volta che si ha bisogno, esattamente come i bimbi vanno dal Pediatra e come noi giovani adulti andiamo dal Medico di famiglia.

     Detto questo però sappiate che anche se questa assegnazione d'ufficio non esiste, il Geriatra esiste eccome e si contatta dal CUP nello stesso modo in cui si contattano tutti gli altri: usufruendo del SSN o a pagamento della parcella intera.

     Fate buon uso di questa informazione: gli anziani vanno "accuditi" da chi lo sa fare.

 

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FASANO G., Non lasciamo soli gli anziani, Corriere della Sera, 20 set 2019, p.24 e segg.

VERGANI C., SCHIAVI G. (2016), Non ho l'età, Centauria, Milano.