La luce

 

     La nostra vita di uomini, nella sua interezza, scorre all'interno di un flusso contenente elementi che diamo per scontati.

     Dare per scontato significa non considerare o non ritenere significativo. Quindi di scarso impatto. Ci accorgiamo solo degli elementi che comportano un cambiamento ai nostri programmi o ai nostri desideri.

     Diamo per scontati tutti i movimenti cosmici, ad esempio. Il giorno con il sole e la sua luminosità. Oppure la notte con la sua oscurità avvolgente.

     Diamo per scontati i mesi, le stagioni e, infine, gli anni. Diamo per scontato tutto quello che ha un ritmo sempre uguale a se stesso e sempre uguale nel tempo.

 

     Il giorno porta con sè la luce. E proprio la luce, che anima il mondo, è fonte di malessere per molte persone.

     Sono molte, ad esempio, le cefalee da sole. O meglio, le cefalee da luce. Persone che sviluppano il mal di testa passeggiando al sole (anche d'inverno). O sciando (il riverbero della neve moltiplica la "dose" di luce).

     Oppure una grande spossatezza dopo una domenica pomeriggio trascorsa davanti alla TV, fonte di luce intermittente.

     Oppure sentire una vertigine osservando una fonte luminosa come una candela, ad esempio.

     Oppure bloccarsi con la schiena nel mese di giugno, quando la disponibilità di ore luce è massima.

     Oppure sentirsi male spesso a mezzogiorno, ora il cui il sole è allo zenit, cioè raggiunge la massima altezza nel cielo e i suoi raggi giungono perpendicolari sulle nostre teste.

 

     I malesseri possono essere i più disparati e la modalità con cui si manifestano dipende dalla nostra genetica. E' lo stimolo che è unico ed è sempre quello per tutti: la luce.

     La luce viene percepita sulla retina e trasformata in un segnale elettrico che va direttamente al cervello per essere tradotto prima in un immagine e poi in un pensiero.

     I trasformatori si chiamano BASTONCELLI  e sono cellule speciali che funzionano  solo con vitamina A purissima, ossia Retinolo. Che in alcun modo possiamo generare e pertanto, per il suo rifornimento, dipendiamo unicamente dal cibo.

     Quando il nostro organismo ha a disposizione una quota insufficiente di vitamina A i bastoncelli non sono più in grado di tradurre efficacemente il segnale luminoso, quindi quello che arriva al cervello è un segnale "disturbato" che provoca i malesseri più disparati, già citati.

     Le fonti di vitamina A pura, ossia Retinolo, sono due: il fegato (compreso l'olio di fegato di merluzzo), il pesce azzurro e il tuorlo dell'uovo.

     Per esperienza mi permetto di affermare che quello di massima efficacia è il Retinolo del tuorlo. Il fegato è più importante per ben altre proprietà.

 

     Le persone che hanno disturbi da fonti luminose sono tante e, purtroppo, sempre di più grazie alla campagna di demonizzazione delle uova iniziata ormai trent'anni fa.

     Quella delle uova è diventata una vera e propria carenza nutrizionale. Carenza sviluppata in pieno occidente, opulento e ricco. Non dovrebbe mancarci niente.

     E invece ci manca tutto, perchè quando manca il buon senso manca tutto.