Il cuore

 

     Un elettropompa che anima continuamente la circolazione del sangue garantendo nutrimento, ossigeno e pulizia ad ogni cellula del corpo. Il cuore, in un tempo non così remoto sede dell'anima, oggi è un organo studiatissimo e rimpiazzabile.

 

     Se si fa un mea culpa ci si tocca il petto. Se si fa un sospiro profondo lo si accompagna con una mano sul petto. Se si pensa all'anima la si immagina nel petto.

     Nel petto c'è il cuore. E, nell'immaginario collettivo, il cuore è il luogo dell'anima nonchè il motore che trasporta tutti i sentimenti di stampo romantico. Infatti se si pensa all'odio, o al disprezzo, li si immagina nel cervello.

     Esiste un'anatomia dei Sentimenti.

 

     Il cuore batte per autostimolazione. Nessuno gli dà ordini, se li dà da solo. Da solo si crea l'impulso per contrarsi e pompare il sangue. Da solo si dà il ritmo di pompaggio.

     Quando si dice al cuore non si comanda.

     L'impulso parte da un piccolissimo gruppo di cellule chiamate proprio pace-maker (come l'elettrostimolatore) e si genera grazie ad una differenza di carica elettrica dovuta alla distribuzione ineguale di sodio e potassio tra l'interno e l'esterno di queste cellule speciali.

     La differenza di carica elettrica è intermittente, cioè ha un ritmo. Ed il ritmo è dato dall'entrata in scena del calcio il quale, aprendo una sorta di "porta", permette a sodio e potassio di distribuirsi in modo eguale tra interno ed esterno.

     Come dire che arriva il calcio fa tana e libera tutti.

     La distribuzione ineguale alternata alla distribuzione eguale, di sodio e potassio, genera una corrente elettrica che si propaga, in modo orientato, alle altre cellule del cuore. E così all'infinito.

     Questo è il modo con cui il cuore si contrae, autonomamente, permettendo il pompaggio del sangue agli organi e garantendo nutrimento e ossigeno.

 

     Avrete capito che sodio, potassio e calcio NON hanno un ruolo banale.

     Non banalizzateli voi con le vostre insensate dosi di integratori.