Le articolazioni

 

     Quando si parla di articolazioni si pensa sempre alle ossa. Non so bene quale sia il meccanismo che scatta nella testa delle persone ma va da sè che il primo pensiero è l'Ortopedico e non, ad esempio, il Reumatologo o il Fisiatra.

 

     Si pensa alle ossa pur sapendo bene che il dolore non è nell'osso in sè ma nei capi ossei, cioè nei capi articolari. E i capi articolari sono tenuti insieme, vicini l'un l'altro e mobili l'uno sull'altro, grazie a uno o più collegamenti fibrosi chiamati legamenti.

     Questo vale per tutte le articolazioni, dalle caviglie ai denti. Certo, anche i denti hanno una loro articolazione che li lega alla mascella e/o mandibola. Tutte le articolazioni hanno i legamenti, non solo le ginocchia (scusate la precisazione, doverosa). Ecco, quando c'è il dolore articolare sappiate che il legamento è infiammato ed è da lì che proviene il dolore.

     Il tessuto fibroso del legamento è come un cordone, estremamente resistente, che si muove in continuazione e, in alcuni casi, senza sosta: basti pensare alle mani, alle dita, quando sono ferme? Solo nel sonno. Un elemento come il legamento è sottoposto a grandi sollecitazioni e quindi ad una usura facile.

     Pertanto, se si chiede il suo buon funzionamento, e una performance in linea con i nostri bisogni, occorre che l'ambiente in cui è "immerso" (il liquido sinoviale) contenga tutti gli elementi di nutrizione e lubrificazione adatti agli stimoli a cui il legamento è sottoposto. Quando non è così il legamento si infiamma e ci limita nei movimenti, pena il dolore.

     Quanto incide lo stile di vita alimentare sulla salute dei legamenti articolari? Da uno a 10, 10.

 

     Colgo l'occasione per dire una cosa che osservo da anni e di cui non si parla. I legamenti non sono esclusivi dei capi articolari. Servono anche per tenere in asse un organo, ad esempio l'utero. Tutto il nostro addome contiene legamenti che servono sia a sostenere che a tenere in posizione (in asse) gli organi. Il fenomeno dell'endometriosi, pur nella sua diffusione addominale, si concentra insistentemente sulle parti fibrose: legamenti dell'utero, della vescica, del retto, etc...Segno di un'irritazione addominale (intestinale?) che, vista la location, non può che dipendere dal cibo.