I legami virtuali

 

     "Internet e i legami solo virtuali ci fanno orfani spirituali". Questa è una frase di Papa Bergoglio pronunciata non più tardi di qualche giorno fa. Affermazioni di questo genere, con parole diverse ma uguale significato, si sentono da più parti. Hanno un senso?

 

     Parto proprio dalla frase pronunciata dal Papa per parlare di un pensiero che, periodicamente, sta sulla bocca di tutti. Ma essere sulla bocca non significa essere nelle teste...evidentemente.

     C'è un'incongruenza tra quello che si dice e quello che si fa. Ma d'altronde si sa che tra il dire e il fare c'è un distacco siderale.

     Si parte da schiere di intellettuali (e non) accalorati a difendere i vecchi legami in cui ci si incontrava e si rideva, o si litigava, uno di fronte all'altro. E...si finisce con orde di paladini accaniti difensori dei sentimenti più profondi che, secondo loro, esistono solo se ci si incontra di persona.

    

     La cosa demenziale è che questi pensieri-verdetti vengono diffusi in tutto il mondo, nel giro di pochi secondi, proprio grazie al WEB. Twitter, con il suo sapore radical-chic, e Facebook sono in testa a tutti.

     Quindi?

     Quindi, come al solito, siamo davanti al rifiuto del nuovo che avanza. Ma usiamo il nuovo che avanza per affermare al mondo il nostro rifiuto del nuovo che avanza.

     Ridiamoci su ma ci sarebbe da piangere.

 

     Veniamo al dunque. Se i legami virtuali hanno il potere di incollarci allo smartphone 24 ore su 24, o quasi, proviamo a essere così saggi da capirne il motivo.

  1. L'illusione DI NON essere osservati, che ci porta a esprimere tutto quello che abbiamo dentro portando a galla delle verità inconfessate, e inconfessabili, negli incontri di persona.
  2. La certezza DI essere visti, che ci porta a dei selfie imbarazzanti, con delle pose demenziali, che mai e poi mai oseremmo dal vivo. Anche questo è un lato veritiero di noi che non emerge nel tu per tu.

 

     Morale della favola: bastano questi due soli punti per capire che ci troviamo di fronte a un mondo più vero del reale.

     Un luogo virtuale di verità contrapposto ai reali luoghi di comode falsità. Un toccasana per lo spirito.

     Provate voi a rinunciarci.