La cervicale

 

     Un po' come il mal di schiena, anche il dolore cervicale è diffusissimo nella popolazione. Allo stesso modo è sottovalutato: tanto più un disturbo è diffuso tanto meno lo si considera nella giusta misura, come se la "popolarità" ne diminuisse l'importanza.

 

     Sono pochissimi i pazienti che non hanno dolori. E, tolti quelli che hanno artriti e artrosi complicate, per tutti gli altri valgono la cervicale e il mal di schiena. Siete in tanti.

     Il dolore cervicale è spesso un dolore violento che genera in qualche caso sia vertigini che vomito. Proprio per questa sua caratteristica è più indagato del mal di schiena. In un buon numero di casi si trovano ernie e protrusioni e, proprio grazie a queste presenze, spesso le indagini finiscono lì con un "hai un'ernia, ti tieni il dolore".

     Questo atteggiamento comporta da una parte l'accettazione rassegnata, dall'altra l'impossibilità di collegare il dolore con un'altra origine che non sia l'ernia stessa. In altre parole: una volta trovato il presunto colpevole non si procede più con le indagini.

     Peccato, si perde un'opportunità.

     Come già accennato per il mal di schiena, tutti i dolori dei visceri si riflettono sul dorso. Nel caso del dolore cervicale si tratta dello stato infiammatorio dei visceri che si trovano nella testa. Per essere più chiari parliamo dell'area tipica dell'Otorinolaringoiatra: orecchie, naso, gola + l'area oculare.

     Chi mai penserebbe di collegare il muco della sinusite con la cervicale? E la rinite? E perchè non l'allergia? Quest'ultima non si manifesta sempre e solo con grandi lacrimazioni e pruriti ma anche con un'apparente insensibilità di naso/orecchie/occhi/gola per scatenare tutta la sua violenza in un dolore cervicale primaverile.

     C'è una relazione stretta tra le infiammazioni della testa, anche di origine allergica, e le cervicali. Lo si capisce quando il soggetto viene sottoposto a dieta curativa: l'infiammazione se ne va assieme alle cervicali.

 

 

 La colonna spezzata, Frida Kahlo 1944. Opera conservata al Museo Dolores Olmedo Patino, Città del Messico.