L'ipotiroidismo

 

     Disturbo squisitamente femminile, anche se i maschi non ne sono immuni, rappresenta quanto di più subdolo e fuorviante ci sia. Nulla induce in errore tanto quanto i valori espressi dal TSH: illudono che basti una pastiglia compensatoria e invece i problemi sono ben altri.

 

     Come ben spiegato nell'articolo espressamente dedicato alla tiroide come organo, i problemi della tiroide non sono suoi. Ovvero, il valore espresso dal TSH NON segnala una disfunzione della tiroide MA uno stato infiammatorio generale dell'organismo, che quasi sempre arriva da un altro organo/apparato (quale?) il cui risultato è un rallentamento dell'attività della tiroide.

     Vi suggerisco di rileggere, anche più volte.

 

     Come al solito l'indagare il problema e la sua origine risulta così difficile che si fa prima a dare la pastiglietta. Risultato? L'unica cosa che importa è vedere il valore del TSH nella norma e non pensarci più. Questo lo sanno fare molto bene gli struzzi.

     L'indagare l'origine del problema non è facile ma, ovviamente non è impossibile. Ci sono due complicazioni:

  1. La burocrazia. Occorre fare un bel check-up attraverso l'esame del sangue (molte voci) che risulta piuttosto costoso. Il medico di base tende a non farlo se non ha una motivazione forte a supporto della spesa a carico del servizio sanitario nazionale (questione di budget). Ma è vero anche che il paziente può fare tutti gli esami che vuole in un laboratorio privato senza gravare sul sistema sanitario nazionale, in fin dei conti dovrebbe decidere lui come spendere il proprio denaro e non il suo medico. Questa è una questione seria e poco dibattuta. In genere le persone non sanno che nei laboratori privati ci sono dei pacchetti di analisi già pronti, più o meno "corposi" che soddisfano un po' tutte le esigenze e sono certamente più ampi delle solite quattro cose che fa fare il medico (lo so che ci sono medici bravissimi che ci tengono a fare indagini approfondite ma sono pochi. A loro tutta la mia stima).
  2. La lettura tecnica degli esami del sangue. Questo è il punto più difficile. Ammesso di avere un bel pacchetto di esami da valutare serve un valido "lettore" cioè un professionista che sappia leggere e mettere in relazione le varie voci. Fondamentale la lettura degli elementi NON asteriscati MA borderline. Fondamentale la lettura dell'emocromo e soprattutto della formula leucocitaria (che sembra una banalità ma è tutt'altro). Fondamentale fare domande al paziente durante la lettura che, ribadisco, non andrebbe mai fatta in solitaria MA SOLO in presenza del paziente proprio perchè sorgono spontanee delle domande di chiarimento a cui può rispondere solo lui.

    

     E' un lavoro certosino ma con la collaborazione del paziente si arriva a capire l'origine (organo/apparato) e ad applicare il correttivo. Il correttivo è sempre un cibo. In genere si tratta di cibi da aggiungere e da togliere, il tutto contemporaneamente. L'obiettivo è quello di riportare in equilibrio la tiroide grazie al lavoro di sponda su un organo/apparato che, apparentemente, non sembra essere in relazione con la tiroide stessa.