
Invecchiare? Si, con successo
La vecchiaia è la condizione dell'esistenza più combattuta al mondo. Una grande inaccettata. Anzi, la grande RIFIUTATA. Proviamo a capire in cosa consiste.
La vecchiaia è una condizione obbligatoria dell'esistenza a cui non penso mai. Una sorta di oggetto sconosciuto, non so perchè.
Eppure ho avuto un papà anziano in casa che mi ha lasciata poco prima di compiere i 93 anni. Insomma, della vecchiaia dovrei avere almeno un'idea. Niente.
Il "grande anziano" fino ai 91 anni ha avuto la fidanzata, guidato l'auto e frequentato la balera ogni sabato sera. Poi non parliamo delle feste paesane, la pista era sua. Ma si può?
Per non farsi mancare niente era pure un'ottimista, i suoi rari pensieri cattivi svanivano ballando.
Di certo la vita non mi ha messo davanti un esempio classico di vecchiaia.
La vecchiaia, con tutta la sua miseria, mi è comparsa davanti poco tempo fa leggendo la dichiarazione di un noto storico dell'arte italiano il quale, dall'alto della sua prosopopea, si è permesso di criticare aspramente l'atteggiamento favorevole delle pubbliche amministrazioni circa l'installazione di Christo sul lago d'Iseo. E l'altrettanto atteggiamento miope delle stesse circa i numerosi musei del circondario bellamente ignorati a favore del carrozzone mediatico di color arancione.
Ho pensato SEI VECCHIO.
La vecchiaia è una condizione mentale. Se nel 3000 d.c. pensi che il Giorgione possa avere più appeal delle installazioni geniali di Christo VUOL DIRE CHE SEI VECCHIO.
La vecchiaia è nei pensieri, negli atteggiamenti, nel guardare sempre al passato eleggendolo a un "tempo perduto che mai più tornerà". E MENO MALE CHE NON TORNA.
La vecchiaia è di chi guarda al nostalgico PASSATO ignorando bellamente le straordinarie opportunità del PRESENTE. E chi ignora il presente potrà mai avere la freschezza di immaginare un FUTURO? Ma per carità.
La vecchiaia è nelle rughe solo per chi è INCAPACE DI GUARDARE AVANTI.
Giovane è chi cammina a testa alta guarda avanti e ride.
A qualsiasi età.