Il tempo perso è perduto

 

     Una signora da fuori regione mi chiama e mi dice di non sentirsi bene. Mi parla dei suoi malesseri e dice di essere andata dal Gastroenterologo ma di non avere risolto niente. Mi chiede se tutto questo possa dipendere dalle intolleranze. Le rispondo che dipende dal cibo. Mi chiede se sono solo a Padova. Le rispondo di si. Mi dice che Padova è lontana e che, casomai dovesse essere, pensa di combinare la visita con l'occasione di fare un giro dai parenti. Le rispondo che non è un problema, che aspetti pure, che se la prenda comoda, che tanto tra un anno si sarà fatta almeno un ricovero e una nevrosi. E che comunque il problema è suo e la salute (persa assieme al tempo) anche. Come al solito non è abbastanza inferno.

 

     Il tempo è un concetto sul quale non abbiamo le idee chiare. Sappiamo che non si può tornare indietro e tuttavia lo concepiamo come reversibile. In altre parole, nella nostra testa il tempo è recuperabile nonostante sia tecnicamente impossibile perchè non si tratta di una pellicola riavvolgibile.

     Se abbiamo un bicchiere vuoto e lo riempiamo con acqua possiamo, in qualsiasi momento, vuotarlo e ottenere un bicchiere vuoto come nello stato iniziale. Ma se abbiamo due uova e le rompiamo per fare una frittata è pacifico che non potremo mai più tornare alla condizione iniziale di due uova intere.

     Tra l'acqua e il bicchiere c'è stata un'unione fisica, non chimica. L'acqua e il bicchiere, benchè insieme si sono mantenuti divisi e distinti nelle loro identità e, quindi, perfettamente separabili e riconducibili alle condizioni iniziali.

     Con le uova non è possibile perchè con la materia vivente non è possibile.

     Nella materia vivente le interazioni sono prevalentemente chimiche e la chimica comporta una trasformazione, non un banale cambiamento.

     Il tempo che intercorre tra le uova intere e la frittata è un tempo non recuperabile perchè è avvenuta una trasformazione irreversibile.

     Il tempo non scorre nello spazio ma è impastato con lo spazio in un unicum dove ogni elemento singolo non è più riconoscibile a favore di un risultato che non ha niente a che vedere con i dati di partenza.

     La Natura è così.

     Il nostro organismo è chimica e la reversibilità non esiste. Esistono degli stati di salute, dei livelli di salute che vengono persi a mano a mano che passa il tempo. Perchè il tempo non scorre ma si impasta con noi in un processo trasformativo che segue una direzione e supera più di "un punto di non ritorno".

 

     Se la vostra salute è rappresentata da una tappa escursionistica all'interno di una vacanza fuori porta, vuol dire che non conoscete il significato profondo e salvifico della parola PROGETTO.

     Senza salute non si progetta il futuro, non si progetta la famiglia, non si mantiene un lavoro. E, alla lunga, non si progetta nemmeno l'aperitivo.