La pasta

 

     Togli la pasta ad un italiano e lo trasformi in un extracomunitario (disadattato e in cerca di un'arma). Analisi dettagliata e micrometrica di un cibo-identità in grado di operare l'unità nazionale.

 

     E meno male che c'è il mais....altrimenti IO SAREI una nutrizionista sull'orlo di una crisi di nervi (disadattata e in cerca di un'arma) candidata al Nobel per la miglior performance nella sindrome pre-mestruale.

     Il punto sta nel fatto che un buon numero di italiani non tollera più il frumento a causa dell'abuso dello stesso. E' pacifico che non posso fare finta di niente.

     Il mio lavoro consiste nel capire questa intolleranza e...superarla. Cioè togliere la pasta.

     Capire l'intolleranza si fa presto, è un fatto di Tecnica. D'altronde è il mio mestiere.

     Superarla è tutt'altro e presuppone doti di comunicazione e negoziazione degni di un Diplomatico ai tempi della guerra fredda.

     Dunque capiamoci, come fai a dire a un italiano ...Egregio sig. Rossi lei a partire da subito non può più mangiare pasta.....Come non posso più mangiare la pasta??....Niente di niente, la pasta le fa male, VIA VIA!!!....Mi fa male??? Ma la mangio da quando sono nato e non mi ha mai fatto niente!!!...

 

     (Gli italiani vivono di illusioni, tipo: che la pasta non faccia niente, che il pane non faccia niente anzi, che la pizza sia una medicina, che il formaggio restauri le ossa, che lo spriz guarisca la depressione, che la carne rossa faccia venire il tumore, ecc.... Siamo forti).

 

     Tutt'altro è dire...Caro sig. Rossi a partire da subito lei mangerà una pasta fantastica!! La più buona del mondo!!!....Ohhhh ahhhh uhhhhhh  mmmmm e che pasta è???....Come che pasta é?? La pasta di mais!!!! Conosce?....Nnnnno nnnnno ehm ehm che pasta è???....Guardi non può capire, bisogna provarla. Una roba da urlo....

     Potete anche non crederci ma sappiate che escono felici come dei bambini con la macchinina nuova. E io mi sono risparmiata il Nobel alla pazzia.

 

    Il mais è un alimento salvavita, non so se si è capito. E la pasta di mais è una piacevole scoperta che mette d'accordo tutti perchè piace. Ed è incredibilmente leggera. Addio abbiocco post-prandiale, addio pennica sulla tastiera. Il pomeriggio vivrà un nuovo vigore.

     Che poi, sull'onda dell'entusiasmo, le aziende illuminate abbiano creato altre paste non fa altro che aumentare la probabilità di un nuovo stato di unità nazionale.

     La pasta di grano saraceno (che a Sondrio la conoscevano già), e la pasta di riso, chiudono in bellezza le alternative graminacee al frumento.

 

     Che sia la volta buona che l'Italia ri-unita inizi a mangiare diverso?