Frutti di bosco

 

     Nella mia esperienza di nutrizionista ho sviluppato una convinzione: che i frutti di bosco siano un oggetto sconosciuto. Quando chiedo al paziente che frutta mangia emergono due dati: 1. che mangia poca frutta; 2. che tra questa non ci sono i frutti di bosco.

 

     All'inizio della mia attività professionale pensavo che questa fosse solo una coincidenza, poi ho capito che è la realtà. Le persone sanno che esistono i frutti di bosco grazie agli yogurt e alle tisane. Fine.

     Un vero peccato perchè i frutti di bosco, detti altrimenti frutti rossi, hanno proprietà antiossidanti non condivisibili con l'altra frutta. La loro attività antiossidante deriva proprio dalle molecole che donano a questi frutti il colore rosso-violetto.

     Le molecole in questione si chiamano ANTOCIANI e hanno una gamma di colori che va dal rosso del ribes al blu violaceo del mirtillo, passando attraverso la gamma dei colori intermedi.

     Proprio queste molecole coloranti (pigmenti) hanno la proprietà di proteggere i fragili tessuti dei capillari dall'azione ossidante del tempo che passa. Inoltre sono una vera panacea per tutte le persone che hanno difficoltà a gestire lo zucchero ovvero sentono che i dolci creano loro dei disturbi.

     Inoltre potenziano l'attività della vitamina C, oltre che contenerne alloro interno.

 

     Unico neo: sono molto aspri, dando talvolta un senso di acidità a chi, ad esempio, soffre già di disturbi da reflusso gastroesofageo.

 

     D'ora in poi i frutti di bosco fateli entrare a pieno diritto nella vostra colazione senza disdegnare yogurt e tisane, s'intende.