Il forno (a microonde)

 

     E' dagli anni '80 che si monta una polemica senza senso contro il forno a microonde. Paese di Umanisti eccelsi, l'Italia gode di un'ignoranza scientifica senza pari. Microonde, cronaca di un allarmismo scriteriato.

 

     La possibilità di cuocere i cibi con le microonde fu scoperta per caso negli Stati Uniti da Percy Spencer mentre realizzava parti di strumentazione per apparati radar.

     Un giorno, mentre lavorava su un radar acceso, si accorse che la tavoletta di cioccolato che aveva in tasca si era sciolta.

     Detentore di 120 brevetti, il primo cibo che Spencer provò intenzionalmente a cuocere fu il pop corn. In seguito provò con un uovo, che però esplose finendo in faccia a uno degli sperimentatori.

     E' del 1946 il brevetto del processo di cottura a microonde e nel 1947 si realizzò il primo apparato destinato alla commercializzazione, chiamato Radarange. Era alto 1 metro e ottanta, pesava 340 kg. Era destinato alle applicazioni industriali.

     Negli anni settanta la tecnologia si era evoluta a sufficienza e le microonde si diffusero nelle cucine degli americani. I forni a microonde in Italia, invece, iniziano a essere pubblicizzati solo negli anni ottanta. Da noi questa tecnologia si diffonde piuttosto tardi, anche in relazione ai vari pregiudizi.

 

     Pregiudizi del tutto infondati se si conosce il principio di funzionamento. Tutti sanno che le microonde hanno il potere di "eccitare" le molecole di acqua contenute nel cibo. In questo modo il calore viene generato direttamente all'interno dello stesso e pertanto si attua un processo di cottura, decisamente rapido, a forno freddo.

     Se le microonde sono in grado di eccitare e scaldare l'acqua contenuta nei cibi, è pacifico che sono in grado di eccitare e scaldare anche le molecole di acqua contenute nel nostro corpo, generando un'ustione. Nulla di più.

     La pericolosità sta tutta qui. O meglio starebbe qui.

     Perchè si tratta di una pericolosità inesistente, che si manifesterebbe solo ed esclusivamente se il microonde non avesse il portello di chiusura. Quest'ultimo è dotato di una schermatura elettromagnetica a maglie fini (dell'ordine dei millimetri) che non permette l'attraversamento da parte delle microonde (che sono dell'ordine dei centimetri).

     Inoltre, da anni ormai, il meccanismo di chiusura del portello prevede appositi interruttori che spengono istantaneamente il generatore di microonde in caso di apertura a forno acceso, evitando la fuoriuscita delle microonde.

 

     Nella vita le cose di cui allarmarsi sono ben altre.

     QUELLO CHE INSERITE DENTRO AL FORNO, ad esempio.